Gli Editori hanno passato tanti anni a parlare di contenitori perdendo di vista i contenuti. Sono così arrivate le imprese a batterli sul tempo investendo nella produzione di contenuti a qualità elevatissima.
(Daniele Bellasio, Caporedattore @sole24ore)
Non siamo concorrenti dei giornali ma vogliamo dare valore alla nostra comunità di portatori di interesse. Proviamo a raccontare cose utili.
EniDay è sicuramente un veicolo comunicativo, ma può anche svolgere un servizio informativo.
L’azienda ha tutto l’interesse a fare un lavoro di qualità perché vuole che sia associata qualità al suo marchio (i giornali, invece, non sono necessariamente interessati alla qualità perché il pubblico di riferimento non la cerca).(Daniele Chieffi, Reputation Manager @eni)
Fare Brand Journalism non è sufficiente. A noi serve anche fare pubblicità.
(Paolo Priolo, VP Brand Development Projects at Telecom Italia | TIM)
Così sintetizzo l’incontro “L’aria che tira nell’informazione – Può la pubblicità diventare giornalismo?” tenutosi a Pescara nell’ambito del Festival delle Letterature dell’Adriatico.
Riporto una considerazione di Luca Sofri:
Bisogna però essere chiari con i lettori: essi devono sapere chi sta scrivendo cosa. E questo può richiedere che i lettori abbiano degli strumenti di lettura più evoluti.
Riassumo quindi così: le Imprese:
- sicuramente non fanno giornali, ma
- il lavoro che fanno per produrre contenuti è giornalistico
- producono contenuti che restituiscono valore alle rispettive comunità di riferimento
- devono parlare in modo trasparente con i propri lettori anche perché
- devono vincere la sfida della fiducia
Capito il contesto, mi interessano le implicazioni e gli effetti di questo fenomeno (il Brand Journalism) per Editori e Giornali. Ecco quindi qualche punto su cui riflettere: i giornali devono/dovrebbero/potrebbero:
- dare valore alla comunità di riferimento, esattamente come cerca di fare il Brand per mezzo della sua rivista (valori, per me, sono senso delle notizie e comunità)
- mettere i propri spazi (1) a disposizione dei marchi che non hanno la possibilità di dotarsi di piattaforme proprie. Quelli più grandi, abbiamo capito, stanno cominciando a fare da soli!
- applicare per il contenuto orizzontale, lo stesso “processo produttivo” che i Brand usano per i rispettivi argomenti (che sono ovviamente verticali) (2)
- (per i giornalisti il Brand Journalism rappresenta sicuramente delle nuove opportunità lavorative)
(1) Attenzione, argomento da maneggiare con cura! Vale ancora di più la considerazione di Luca Sofri
(2) Qui c’è in gioco il ruolo sociale del giornalismo
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