Venerdì a Prato inizia la due giorni della terza edizione di Dig.it (*). Ringrazio Vittorio Pasteris, Pino Rea e tutto il gruppo di LSDI per avermi invitato al dibattito (ore 15.00, a stomaco pieno) su un tema molto ampio e, per certi versi, ancora non sufficientemente esplorato: Giornalismo, pagamenti e rete: come rifondare l’economia del comparto editoriale grazie ai bitcoin e dintorni.
La compagnia è ottima: il programma prevede gli interventi di Gabriele De Palma, autore del libro “Affare bitcoin. Pagare col p2p e senza banche centrali” (l’ho appena preso, spero di potermi presentare adeguatamente preparato!), Robin Good e Stefano Quintarelli.
La creazione di una piattaforma comune di pagamenti è una delle prerogative del Modello che ho investigato nella mia ricerca. Bitcoin, quindi, potrebbe essere la soluzione (non l’unica però). L’equivalente in bitcoin o, per essere generici, in criptomoneta, di due centesimi di euro sarebbe il prezzo di acquisto di ogni singolo articolo.
Sono davvero curioso di vedere cosa ne potrà venir fuori.
Se siete lì poi, c’è tanto tanto di più.
(*) Queste sono le prime righe dell’introduzione di #1news2cents.
Nel Luglio del 2012, in occasione di Dig.it, il primo evento nazionale dedicato al giornalismo digitale, a Firenze, Alessio Jacona si lamentò del fatto che, nonostante tre anni di dibattiti, nessuna soluzione fosse stata ancora identificata per allontanare il giornalismo dalla crisi che stava vivendo.
A due anni di distanza, dopo l’edizione di Prato, si potrà raccontare una storia diversa?
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