Matteo Renzi ha completato la sua squadra di Governo. La delega all’Editoria non è più di Giovanni Legnini (passato all’Economia) ma di Luca Lotti.
Condivido con voi le note che consegnai a Legnini a Ottobre dello scorso anno, al temine di una chiacchierata sul tema dell’Editoria: “Cittadino al centro”, fu il motivo che mi sembrava aver interessato il Sottosegretario. Mi auguro possano essere di qualche utilità. Qualche punto sarà scontato, qualche altro superfluo ma, a mio avviso, tutti da sviluppare con urgenza per un percorso che, di fatto, purtroppo, non è mai cominciato.
Non sono un Editore, non faccio il Giornalista, non rappresento i Motori di Ricerca e, infine, non lavoro per agenzie Pubblicitarie. Un buon curriculum, credo, per poter rappresentare gli interessi di chi, con la buona informazione (che si trasforma in conoscenza e innovazione), dovrà presto decidere il futuro del nostro Paese. Ah, non sono nemmeno del Movimento Cinque Stelle: io non voglio che solo i ricchi abbiano un giornale!
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Sull’accordo del 6 Agosto 2013
Sono stati coinvolti tutti gli attori?
- Associazione di editori indipendenti (es. FIDARE: Federazione Italiana Editori Indipendenti)
- Rappresentanza degli autonomi (per la questione dell’equo compenso)
- Cittadini (associazione di consumatori, associazioni culturali, cosiddetta società civile…)
- Altri?
Aspetti positivi
- Innovazione Tecnologica
- Startup
- Nuovi professionisti da integrare
- Distribuzione/Edicole
- New Media (Internet)
Aspetti negativi o poco chiari
- dov’è il cittadino?
- equo compenso
- IVA al 4% per prodotti digitali (sarà davvero così?)
- diritto d’autore (tematica da studiare: questioni legali, etc…)
- accordi con gli aggregatori di notizie (tema da studiare bene: in che termini vanno presi?)
- che indirizzo c’è sui quotidiani cartacei? (tema da studiare: che soluzioni si vogliono incoraggiare? l’innovazione tecnologica implica anche il cartaceo? e i costi?)
- il decreto legge 63/2012 rimane così com’è? (E’ un fatto positivo che includa il digitale ma può essere migliorato da un punto di vista del cittadino?)
- c’è sinergia con l’Agenda Digitale?
Osservazioni
- bisogna garantire il pluralismo: L’accordo lo prevede? il decreto legge 63/2012 lo contempla?
- ai cittadini non interessano gli accordi tra Editori e Motori di Ricerca
- ai cittadini bisogna dire che informarsi è importante e necessario e che:
- bisogna scegliere in modo consapevole i giornali (e i libri)
- i quotidiani (e libri) online devono essere pagati perché c’è chi lavora (questioni dell’equo compenso, dell’IVA per i prodotti editoriali digitali e del diritto d’autore)
- il finanziamento pubblico è necessario (anche se il cittadino poi giustamente vuole il controllo)
- l’informazione è un bene comune
Cosa c’è da fare
Oltre a porsi dalla parte degli attori principali, (Editori, Giornalisti, Motori di Ricerca, Pubblicitari), occorre lavorare anche:
- dalla parte dei Cittadini
- dalla parte della qualità dei Contenuti da distribuire
dalla parte del Cittadino
- portare le questioni all’attenzione dei cittadini
- studiare “campagne informative sull’informazione” (comunicazione istituzionale per TV, quotidiani cartacei, internet, manifesti, etc…)
- studiare, attivare e gestire specifiche campagne sul web (Twitter, Facebook, Siti Istituzionali, etc…)
- studiare, attivare e gestire una sezione ad hoc su partecipa.gov.it
- raccogliere, sintetizzare le istanze, le proposte e le idee dei cittadini e proporle ai tavoli tecnici
- studiare e sviluppare progetti di sensibilizzazione per le scuole (educazione alla conoscenza pertinente, alla lettura di un quotidiano online, alla lettura di libri digitali, etc)
- promuovere open day nelle sedi dei quotidiani e nelle edicole
dalla parte della Qualità dei Contenuti
- riesaminare criticamente ed eventualmente proporre una revisione del decreto legge 63/2012
- studiare indirizzi specifici per il cartaceo (non solo le edicole)
- definire requisiti stringenti sulle caratteristiche di Enti, Imprese Editoriale e Contenuti specifici che possono accedere ai finanziamenti per l’editoria
- definire i requisiti minimi di accesso ai contenuti digitali (abbattimento delle barriere di acquisto e di fruizione, estensione della legge Stanca)
Monitoraggio, Partecipazione, Comunicazione
Il Governo deve, inoltre, con continuità:
- monitorare le evoluzioni del mondo dell’Editoria (presenza attiva negli eventi del settore: Festival Perugia, Dig.it, etc…)
- promuovere/partecipare a focus/dibattiti/incontri
- curare la comunicazione
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