Credo sia molto pericoloso eliminare il finanziamento pubblico all’Editoria. D’altra parte è assolutamente necessario rivederne le regole di elargizione. Il Modello Fotovoltaico che ho approfondito nel mio libro prevede che i fondi pubblici passino attraverso le mani dei cittadini e che poi gli stessi fondi siano spendibili soltanto per l’acquisto di informazione di qualità.
Diversi sono gli attributi che concorrono a qualificare l’informazione. Ne cito due: il pluralismo della piattaforma di distribuzione e la professionalità del giornalista.
Senza il finanziamento pubblico, si rischierebbe di avere una informazione nelle mani di qualche “tycoon” in grado di investire denaro in progetti senza pluralismo e senza garanzie di professionalità. Ieri abbiamo avuto due esempi illuminanti: l’attacco alla giornalista Maria Novella Oppo de l’Unità da parte di Beppe Grillo (quello che vuole cancellare il finanziamento pubblico mentre si finanzia con gli “adSense”), e il titolo (fortunatamente poi rimosso) de ilGiornale qualche istante dopo la notizia della morte di Mandela (via): stiamo parlando, quindi, di un “politico” evidentemente allergico al pluralismo al pari del “tycoon” italiano padrone proprio de ilGiornale.
Penso ci sia ben poco da aggiungere.