Certa informazione fa comodo ai mafiosi e non solo, piace alla gente e non cambia niente.
Con questa riflessione Don Luigi Ciotti apriva, nel 2007, la presentazione di Libera Informazione (qui la pagina Facebook e qui, invece, il profilo Twitter), la Fondazione nata per dare diritto di cittadinanza alle notizie che non trovano spazio nel mondo dell’informazione e costituire un osservatorio su criminalità organizzata e mondo dell’informazione, a livello nazionale (“Se a qualche direttore di giornale quella notizia non gli interessa, voi fategliela interessare.” Così parlava Sonia Alfano, figlia di Beppe Alfano, ucciso dalla mafia per le sue inchieste giornalistiche, poi diventata Presidente della Commissione Antimafia Europea).
L’osservatorio lavora sui territori, attraverso i coordinamenti e presidi di Libera, in stretta collaborazione con la rete di associazioni che la compongono e la vasta rete di volontari di Libera Informazione, animata da giornalisti, professionisti, free lance, blogger, studenti e docenti universitari, magistrati, giornalisti del Servizio pubblico che hanno aderito in questi anni al progetto.
Libera Informazione, come teneva a dire Roberto Morrione, primo Direttore della Fondazione e purtroppo scomparso, si offre come sponda e vetrina per tutti i giovani che denunciano le svariate complicità del sistma mafioso per dare anche i materiali ai media perché tengano le luci accese.
Perché l’informazione o è libera o non è informazione. E’ altro!
Così si chiude il reportage di quella giornata, era il 19 Settembre 2007. Sono ancora parole di Don Luigi Ciotti e, insieme a quelle citate in apertura, richiamano concetti e temi importanti che sono alla base anche del mio lavoro di ricerca: al cittadino non va dato ciò che interessa per diletto, ma ciò che è importante per la crescita; al cittadino vanno dati gli strumenti per riconoscere quando l’informazione è libera in un percorso anche complicato ma che è urgente iniziare.
Libera Informazione in questo è avanti e non può che essere un esempio da seguire. Penso che, in qualche modo, #1news2cents possa completarne le istanze.
NOTA: da abruzzese, mi piace citare una realtà molto attiva sul nostro territorio e protagonista della Rete di Libera Informazione: Prima da Noi. Gli altri attori, nazionali e regionali, sono elencati nell’apposita pagina sul sito della Fondazione.