Chi sono i due litiganti? Facile: i Motori di Ricerca, con Google in testa, e gli Editori.
Chi il terzo? Lo Stato, cioè i Cittadini.
Franco Abruzzo (via) riporta sul suo sito la posizione che il neo Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Minisitri con delega all’Editoria, Giovanni Legnini, ha espresso a Big Tent, un convegno organizzato, manco a dirlo, da Google: “lo Stato deve essere arbitro, soggetto terzo che tende a comporre i reciproci interessi [tra i Motori di Ricerca e gli Editori], da cui dipende lo sviluppo della Rete e la possibilità di invertire la tendenza della crisi. Io credo che ci siano le condizioni per trattative fruttuose. Pertanto, prima che la problematica assuma contorni di un conflitto patologico, dobbiamo fare di tutto il possibile per trovare gli strumenti più efficaci per arrivare a una soluzione”.
Dal mio modesto punto di vista c’è un solo modo con cui lo Stato può agire il ruolo di arbitro: mettersi dalla parte dei Cittadini, non dalla parte dell’Impresa (i Motori e quelle Editoriali sono imprese). Attenzione: Cittadini non sono soltanto i Lettori ma anche i Giornalisti e ad essi lo Stato deve garantire un premio (il giusto compenso se parliamo dei giornalisti, una moneta che potremmo definire sociale per i lettori). Sono queste le basi del Modello Fotovoltaico, uno dei cardini della mia ricerca che parla di una nuova storia del futuro del Giornalismo e dell’Editoria.
Vi ricordo che su Facebook è attivo un Gruppo per poterne discutere insieme! E mi raccomando, su Twitter e Facebook, usate l’hashtag #1news2cents
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Lo Stato riesce a mettersi dalla parte dei cittadini solo scimmiottando il loro comportamento; infatti nella striscia che pubblichi la mela se la prende, guarda caso, un cinguettante uccellino.
Il comportamento dei cittadini, nell’uso del Web, non è orientato alla conoscenza ma all’informazione. Per indurre i cittadini a modificare il loro comportamento ci vorrebbe un salto quantico … ma lo penso solo io 🙂
Hai ragione caro Luigi!
Non so se si tratti di salto quantico ma comunque bisogna tentare di fare qualcosa di più. I metodi ci sono, ne abbiamo già parlato in altri posti.
Grazie per la tua costante presenza 🙂
Per cercar di capire che relazione può esserci tra “i due litiganti” e il “bisogno di crescita dell’utente” [da leggere anche come: “protezione dal rischio che la crescita dell’utente venga sopraffatta dalla crescita dei due litiganti”] …. ho iniziato ad assumere l’identità virtuale di “chiarofiume” … in attesa di vedere come e se posso condividerla con altri